Durante la presentazione del piano nazionale per la promozione della salute, i ministri promotori dell'iniziativa hanno promesso di voler affrontare la disuguaglianza sanitaria di genere "sistemica" e "radicata" che si vede da decenni.
Questo progetto prevede l'introdurre nella formazione del personale sanitario di corsi obbligatori sulla salute delle donne, più screening gratuiti per il cancro e centri dedicati in tutto il SSN.
Saranno migliorati inoltre accesso alla contraccezione, alla fecondazione in vitro, al supporto alla maternità e ai servizi di salute mentale. Verranno previsti certificati per coloro che perdono un bambino prima delle 24 settimane perchè possano la facoltà di assentarsi dal lavoro e sarà istituito un programma nazionale di sport per le donne in menopausa.
Steve Barclay, segretario alla salute britannico, ha dichiarato: “Non è giusto che il 51% della nostra popolazione sia svantaggiato nell'accesso alle cure di cui ha bisogno, semplicemente a causa del suo sesso. Le donne vivono in media più a lungo degli uomini ma trascorrono circa un quarto della loro vita in cattive condizioni di salute, rispetto a un quinto degli uomini. Questo nuovo piano mira a modificare un sistema storicamente progettato dagli uomini per gli uomini."
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