Rinvenuto lo scheletro di un giovane uomo, datato circa 31.000 anni fa, a cui manca la parte inferiore della gamba sinistra. Su quel che resta dell'arto, si vedono i segni distintivi della rimozione chirurgica della parte bassa della gamba senza alcun segno di infezione e con un taglio netto Questa scoperta ci regala le prove delle primo intervento documentabile di questo tipo.
Scoperti in una grotta calcarea nell'isola del Borneo, i resti sono anteriori a quelli precedentemente attribuibili al più antico caso noto di amputazione di un arto. Questi, risalenti a circa 20.000 anni fa, indicano inoltre che l'individuo è sopravvissuto per diversi anni dopo l'intervento chirurgico. La scoperta, pubblicata il 7 settembre su Nature, suggerisce che nell'antichità vi fossero abili guaritori che eseguivano sofisticate procedure mediche molto prima di quanto la scienza avesse pensato. Inoltre i resti indicano che l'intervento di amputazione fosse avvenuto circa 6-9 anni prima della morte del giovane, dimostrando ancora una volta le grandi capacità mediche dei guaritori dell'epoca.
L'isola del Borneo è stata ritenuta per lungo tempo una zona dalla scarsa cultura ancestrale, questa e altre scoperte recenti vanno invece in controtendenza dimostrando che in campo medico, come in molti altri, i popoli del Borneo fossero invece molto avanzati.
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